
I
livelli di potenza impegnata che compaiono nelle bollette elettriche, definiti anche “taglie” e determinati in base alla contemporaneità dei consumi elettrici, sono passati nel 2017 da 6 a 15, con più possibilità di scelta. Inoltre fino al 31 dicembre 2020 c’è una riduzione dei costi richiesti una tantum per effettuare il cambio di potenza, nello specifico l’azzeramento del contributo amministrativo in quota fissa (27 €) per richieste di variazione del livello di potenza disponibile e la riduzione di circa il 20% del contributo in quota potenza per gli aumenti fino a 6 kW.
Per le
famiglie a basso reddito, che potrebbero subire gli eventuali effetti negativi della nuova tariffa, è stato potenziato il
Bonus elettrico, un’
agevolazione sulla bolletta
annuale introdotta dal Governo e resa operativa da ARERA con la collaborazione dei comuni, per assicurare un risparmio alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico.
Dal 2021 il Bonus elettrico è applicato in
automatico a tutti coloro che ne hanno diritto, per evitare casi in cui gli aventi diritto non ne facciamo richiesta in quanto non a conoscenza dell’agevolazione: in questo modo i
cittadini che hanno diritto ai bonus per disagio economico non dovranno più presentare richiesta.
La fine del mercato tutelato è fissata al 1° gennaio 2022 per gli utenti domestici (1° gennaio 2021 per le PMI).