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Gas refrigeranti

01/01/2024 app, mobile, .net

In questa sezione vengono illustrate le caratteristiche dei principali refrigeranti utilizzati nelle applicazioni residenziali e commerciali e le regole cui sono soggetti.

Continua a leggere per approfondire:

  • cosa sono gli F-Gas
  • cosa significa GWP
  • cosa prevede il Regolamento F-Gas

Cosa sono gli F-Gas

Gli F-gas (o idrofluorocarburi HFC) sono sostanze chimiche sintetiche che vengono utilizzate come refrigeranti nei climatizzatori e nelle pompe di calore. Si sono diffusi a partire dagli anni Novanta come sostituti dei refrigeranti CFC e HCFC, ritenuti responsabili della riduzione dello strato di ozono.

In caso di dispersione nell’ambiente, gli F-gas non hanno alcun impatto sulla stabilità dello strato di ozono. Tuttavia, è sorto un altro problema ambientale a causa del loro elevato Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP).

Tra gli HFC prevalentemente utilizzati nel settore della climatizzazione e delle pompe di calore, troviamo l’R410A, l’R32 e l’R134a. Questi gas sono stati ampiamente adottati dagli anni Novanta a oggi per le loro proprietà termodinamiche, ma il loro GWP e il loro impatto sulle emissioni climalteranti globali non possono più essere trascurati. In risposta a questa problematica, la comunità scientifica e l’industria stanno studiando già da alcuni anni alternative più ecologiche e sostenibili.

Alcune delle nuove soluzioni includono l’adozione di refrigeranti naturali come il propano, l’ammoniaca e l’anidride carbonica, che presentano un GWP significativamente inferiore rispetto agli F-gas tradizionali.

 
Per funzionare, i climatizzatori e le pompe di calore utilizzano dei fluidi, denominati gas refrigeranti, che sono regolamentati a livello europeo per limitare al massimo il loro impatto sul riscaldamento globale.

Cosa significa GWP

 

Il Potenziale di Riscaldamento Globale, in inglese Global Warming Potential (GWP), è un parametro utilizzato per misurare l’impatto climatico di un gas a effetto serra rispetto all’anidride carbonica (CO2), che ha un GWP di riferimento pari a 1.

In pratica, un gas con un GWP superiore a 1 ha un maggiore potenziale di contribuire al riscaldamento globale rispetto alla CO2, mentre un gas con un GWP minore di 1 ha un impatto inferiore.

Il GWP tiene conto dell’effetto serra di un gas su un determinato periodo di tempo, solitamente misurato in anni (20, 100, 500). Se ad esempio un gas ha un GWP di 2000, significa che su un orizzonte temporale di 100 anni ha un potenziale di riscaldamento globale 2000 volte superiore a quello della CO2.

Ridurre le emissioni in ambiente di gas con elevato GWP può contribuire significativamente agli sforzi per limitare l’aumento delle temperature globali e mitigare i cambiamenti climatici.

Cosa prevede il Regolamento F-gas

L’Unione Europea aveva adottato già nel 2014 alcune misure per affrontare il problema dei gas fluorurati a effetto serra con la pubblicazione del Regolamento (UE) n. 517/2014, comunemente detto Regolamento F-gas, che stabiliva limiti all'uso di refrigeranti ad alto GWP in determinate applicazioni e apparecchiature.

Il Regolamento è stato di recente sottoposto a revisione e, nel gennaio 2024, ha ricevuto l’approvazione del Parlamento europeo.

Il nuovo testo prevede il divieto di immettere F-gas sul mercato europeo a partire dal 2050. Nel frattempo, si continuerà la progressiva riduzione del loro utilizzo, con scadenze differenziate in funzione delle tipologie di apparecchiature.

Il primo importante cambiamento avverrà nel 2027 e riguarderà i nuovi climatizzatori e pompe di calore monoblocco per uso residenziale con potenze fino a 12 kW: per le nuove apparecchiature di questa tipologia sarà consentito esclusivamente l’utilizzo di gas refrigeranti sintetici con GWP massimo di 150. Questo non significa che le apparecchiature già installate e funzionanti con i refrigeranti R410A, R32 e R134a dovranno essere sostituite.

Dal 2029, una limitazione simile riguarderà invece i sistemi split, ossia i classici condizionatori costituiti da un’unità esterna e una o più unità interne collegate da un circuito frigorifero.

Riguardo ai sistemi split, un secondo passaggio verrà fatto nel 2035, quando sarà permesso – sempre per le nuove apparecchiature di potenza inferiore a 12 kW – il solo uso di gas naturali. Non sono invece previste limitazioni per gli HFC utilizzati per la manutenzione di climatizzatori e pompe di calore già installati di qualsiasi potenza: l’unico divieto si riferisce a refrigeranti con GWP superiore a 2.500, da tempo abbandonati per il settore della climatizzazione.

Domande frequenti
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