
L’utilizzo delle pompe di calore
riduce i consumi di energia primaria.
Questo aspetto ha ricadute positive anche sul miglioramento della
qualità dell’aria esterna, in particolare nei grandi centri urbani, perché l’inquinamento dovuto alla produzione di energia per il funzionamento delle pompe di calore elettriche è delocalizzato. L’energia primaria necessaria per il loro funzionamento, quando non proviene dal fotovoltaico, è infatti prodotta in centrali elettriche molto distanti dai centri urbani.

Non usando combustibili fossili, le pompe di calore contribuiscono alla
riduzione delle emissioni di anidride carbonica
CO2, che ha effetti alteranti sul clima, e di particolato
PM10, le famigerate polveri sottili i cui livelli limite vengono spesso superati in inverno, con conseguenti blocchi della circolazione delle autovetture e riduzione dell’orario di utilizzo degli impianti termici tradizionali. La riduzione di emissioni inquinanti in atmosfera ha
ricadute positive sulla salute dei cittadini.

Migliorare la qualità dell’aria significa ridurre le malattie delle vie respiratorie e le allergie, diminuire l’assenteismo per motivi di salute e quindi risparmiare sui costi sociali. L’installazione di impianti a pompa di calore non ha alcun impatto a livello paesaggistico perché non sono necessarie canne fumarie.
Grazie alle funzioni di deumidificazione e filtrazione, alcune tipologie di pompe di calore hanno effetti benefici anche sulla qualità dell’aria interna.